Riko Softair parla della pistola softair Vorsk Hi Capa 4.3, non perderti questa recensione!

Ciao ragazzuoli, io sono Riko e oggi abbiamo qui tra le mani una pistola di una marca che qui in Italia non si sente così tanto chiacchierare, ma vi garantisco che è una bomba. Innanzitutto Perfetto, ringrazio lo sponsor di oggi che è Armi Antiche San Marino che mi ha mandato questa bestiola. Anche se il nome potrà sembrarvi un po’ fuorviante, vi assicuro che si tratta di uno store che ha un sacco di roba, un catalogo ben rifornito e aggiornato con tutte le novità del mercato, quindi vi lascio il link qui sotto in descrizione se volete farci un salto.

Ed ora veniamo alla nostra Vorsk Hi Capa 4.3. All’interno abbiamo questo piccolo manuale con quelle che sono le avvertenze e le indicazioni di base sul funzionamento, una scheda super dettagliata con l’esploso di tutti i componenti della pistola Pistola. Veniamo omaggiati anche di questa piccola patch e prima di passare alla pistola vi mostro quello che c’è all’interno di questo sacchettino. Abbiamo non uno, bensì due nozzle di ricambio, uno per il green gas e uno per il Co2 nel caso volessimo fare la conversione. Un pin di ricambio nel caso in cui dovessimo perdere quello presente qui nella minigonna della pistola, un piccolo tromboncino che contiene al suo interno un adattatore che passa dal filetto 12 a 14, quindi possiamo mettere anche un altro spenifiamma o un silenziatore, un sacchettino con degli o-ring di ricambio e infine questa chiave che ci di andare a svitare questo tromboncino per rivelare l’adattatore sottostante.

Vi lascio dare uno sguardo a questa bellissima scatola, giusto per farvi capire la cura dei dettagli. Oltre a essere molto resistente, abbiamo veramente una cura maniacale per ogni singolo spazio che è stato tutto ritagliato alla iniezione, con questo cartoncino al di sopra che va un po’ a ripulire tutto. Per alcuni potranno sembrare solo dettagli, ma sono proprio quei dettagli che ci fanno percepire già la qualità di quello che troveremo all’interno. E per concludere abbiamo il caricatore da 23 colpi e qui la nostra Vorsk Hi Capa 4.3.

E’ una di quelle pistole che non ho mai preso così tanto in considerazione, se non nell’ultimo periodo, dove mi sono reso conto che effettivamente è una piattaforma intelligente. Hanno dei carrelli tendenzialmente molto leggeri e scattanti rispetto ad altre pistole ed è proprio una di quelle piattaforme sulla quale possiamo sbizzarrirci all’inverosimile andando a creare delle combo incredibili a livello di colori, forme di tacche di mira, fresature sul carrello, grilletti silenziatori, guancette personalizzate, Magwell, giganti, insomma, si può fare di tutto. Non che non si possa fare con le altre pistole, ma sembra proprio questa essere la piattaforma preferita per tutto quello che riguarda anche il mondo dello Speedsoft, anche dell’IPSC.

Questo modello in particolare è uno di quelli un po’ più spinti di casa Vorsk. Infatti qua stiamo parlando di un modello di fascia alta. Il prezzo infatti si aggira intorno ai 230 €, che rispetto alla media è un prezzo più alto, ma se seguite bene tutta la recensione poi capirete il perché. Vi basta solo andarla a scarrellare per cominciare a percepire quel feeling di prodotto premium. Questo carrello scorre come burro pur mantenendo una sua solidità data dalle ottime guide con cuote veramente studiate. Come materiali, qui fa da padrone l’aluminio. Infatti corre in tutta la parte del fusto, si trova anche in tutta questa porzione qua dietro, mentre le guancette che sono un po’ un tutt’uno anche con questa parte frontale, compreso anche il ponte del grilletto, qui abbiamo il polimero, mentre il carrello, anche esso chiaramente è in alluminio e in questo caso è lavorato al CNC con queste fresature stupende e tamarre al punto giusto. Come dimensioni abbiamo una lunghezza complessiva tenendo conto del tromboncino e dell’helsa di 22 cm, mentre se consideriamo solo il carrello siamo intorno ai 17. Invece lo spazio utile di impugnatura per le guancette è di 9 cm di altezza, 5 di larghezza e tre di spessore.

L’outer barrel, invece, è da 75 millimetri. E infine un peso complessivo di 880 grammi. Partendo dal fusto veniamo subito colpiti da questa di steepling con questi solchi un po’ più grossi rispetto a quelli che solitamente possono far parte di questa tecnica. Gli dona questo tocco molto organico che va in netto contrasto invece con le linee del carrello che sono completamente meccaniche, molto rigide e al tatto devo dire che è anche molto piacevole. Di serie troviamo già montata la minigonna o magwell, insomma chiamatela come volete, che ci permette una maggior area di imbocco del caricatore per poter essere un po’ rapidi e precisi quando facciamo il cambio.

Bottoncino di sgancio caricatore rotondo, molto semplice, con la giusta altezza e la giusta distanza. Ci si arriva tranquillamente con il pollice senza troppi pensieri. Tastino che sgancia in maniera molto fluida il caricatore, ma soprattutto ci permette di agganciarlo senza avere problemi di: Ma l’ho agganciato, non l’ho agganciato? Perché il clack è molto secco e preciso. Anche se è fatto molto lento in maniera delicata fin da questa distanza. Caricatore ovviamente in callo, con imbocco dei pallini in plastica, removibile, chiaramente sostituibile in caso in cui si dovesse rompere.

Caricatore che di base nasce a green gas, ma se volete potete acquistare anche quelli a Co2 e sostituire di conseguenza il nozzle con questo dedicato che ha semplicemente una guarnizione interna proprio idonea al Co2, che è un gas un pochino più aggressivo. Di serie troviamo anche questo bell pad maggiorato in plastica sulla base del caricatore che ci permette sia una miglior estrazione dalla tasca e al contempo se dovesse caderci dritto come un pero, va a battere appunto su una parte che fa un po’ da cuscinetto.

Come sicura abbiamo sia la levetta di blocco del cane, quindi dal momento che è armata possiamo sollevarla e in questo modo lei ovviamente non spara. Il grilletto rimane comunque bloccato anche qualora la levetta fosse verso il basso e tiriamo il grilletto senza premere questo tasso che si trova qua dietro, che chiaramente per natura quando impugniamo la pistola, ovviamente lo stiamo premendo, non ci dobbiamo neanche pensare troppo e quindi la pistola può sparare. E qui finalmente abbiamo una levetta con il il giusto attrito, perché dovete sapere che in altri tre, quattro modelli che ho provato di AIK di vari brand, ho riscontrato sempre lo stesso problema, ovvero la levetta della sicura entra troppo facilmente.

A tal punto che durante una giocata, quando ho estratto la pistola, immediatamente ho inserito con il pollice la sicura inconsciamente per poi non sparare ovviamente neanche un pallino. Qua invece serve la giusta pressione pur mantenendo comunque uno scatto fluido. Attenzione, non aspettatevi che ci sia quell’attrito fastidioso quando c’è il metallo che scorre su metallo, no, è fatta bene. Da notare anche come l’helsa di questa pistola sia particolarmente lunga e accentuata proprio per andare a marcare un po’ questo stile così aggressivo. Devo dire che ci sta molto bene, un po’ come se fosse l’alettone di una macchina. Molto bello anche il cane così alleggerito con questo foro e questa forma un po’ triangolare che lo rende molto sportivo.

Passando avanti troviamo il grilletto, tutto un po’ traforato, scheletrato, sempre per stare in tema con il cane, con una corsa molto corta e davvero piacevole al tatto. Qui sopra abbiamo la levetta hold open che al contempo ci permette anche di smontare la pistola. Dopo vi faccio vedere come. L’eventa che si raggiunge facilmente con il pollice pur mantenendo tutta l’impugnatura sul fusto, quindi nessun problema. Anche io che non ho le mani particolarmente grandi, però vedete che ha quella giusta lunghezza e anche questa zigrinatura comunque che ci dà un po’ di clip.

Qui davanti abbiamo questa bella slitta generosa da 3 pollici di lunghezza per una slitta da 20 millimetri di larghezza per mettere su una bella torcia. Il carrello, come vi dicevo prima, in alluminio lavorato al CNC con questa finitura grigia veramente bellissima, molto moderna su questa forma di pistola. E altrettanto belle sono proprio queste fresature che corrono su tutti i lati della pistola. Mi piace tantissimo questa parte scheletrata qua sopra che ci fa intravedere la canna twistata.

Qua sotto abbiamo tutto questo gioco molto interessante, molto bello, molto futuristico. Molto bella anche questa zigrinatura nella parte superiore che non so se sia solo estetica o eventualmente l’hanno fatto anche un po’ per evitare dei riflessi di luce, insomma, non lo so. Non lo so, non è particolarmente lucida questa finitura, però è comunque comunque un effetto che ci sta molto bene. E questa finitura devo ammettere che è davvero bella, sia nel colore che nella stesura, che è praticamente perfetta e mi dà l’idea di essere anche molto resistente, pur quanto non l’ho provata allo sfinimento anche in campo, dentro la fondina, fuori dalla fondina, ma si tratta di una verniciatura a polvere fatta veramente a regola d’arte.

Qui abbiamo la parte dell’otturatore con tanto di logo 45 ACP. Andiamo a scarrellare e troviamo qui dietro il nozzle, veramente ben fatto e con questo colore azzurrino molto ficco. Qui c’è l’innesto del caricatore e davanti troviamo chiaramente la camera dell’OPAP, fatta in metallo con regolazione da sotto. Infatti è un po’ brigoso perché bisogna smontare il carrello. Comunque dopo andiamo a vedere anche gli interni.

Abbiamo il mirino e tacca di mira con fibra ottica che pur quanto non sia proprio perfetta, come magari ho visto su altri modelli, è comunque ben fatta e ci dà proprio questa immediatezza nell’alineamento corretto per quando dobbiamo sparare. Magari tanti di voi non ci fanno neanche troppo caso, ma le tacche di mira con la fibra ottica sono veramente una mano dal cielo, soprattutto quando siete in quelle zone urbane dove c’è pochissima una luce e dovete proprio mirare in un angolino specifico di una porta, di una finestra. Insomma, vi possono veramente salvare le chiappe in quei contesti. E infine qui abbiamo questo piccolo tromboncino, chiaramente estetico, non fa nulla di che, però gli dà quel tocco che va un po’ a completare l’estetica. Ed ora smontiamola così vediamo velocemente gli interni e anche come si regola l’hop-up…. CONTINUA

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